Aree intervento di Ilaria Giannoni, psicoterapeuta e psicologa

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Ritengo che i pazienti siano prima di tutto persone, con le loro mille sfaccettature, inclinazioni, esperienze, potenzialità. Incasellando troppo rigidamente un paziente in una diagnosi, si corre il rischio di far diventare disturbo e persona come un’unica cosa (ad esempio “il depresso” o “l’ansioso”).
Per chiarire meglio questo concetto prendo in prestito le parole di un noto psicoterapeuta americano: “La psicoterapia consiste in un processo di apertura graduale, nel corso del quale il terapeuta tenta di conoscere il paziente nel modo più esauriente possibile. Una diagnosi limita la visione, diminuisce la capacità di porsi in relazione con l’altro come persona. Una volta stabilita la diagnosi, tendiamo a non considerare in maniera selettiva gli aspetti del paziente che non rientrano in quella particolare diagnosi, e conseguentemente diamo eccessivo valore a dettagli minimi che sembrano confermare la nostra diagnosi iniziale. Quel che è peggio, una diagnosi può agire come una profezia che si auto realizza.” (I. Yalom, 2002 o 2014?)
psicoterapia firenzeNell’approccio da me utilizzato, i sintomi (con cui generalmente si fa diagnosi di un disturbo specifico), sono considerati la punta dell’iceberg di problematiche più complesse. Tali problematiche spesso si nascondono proprio dietro a queste avvisaglie del disturbo. Guardando la questione da questo punto di vista si crea il paradosso per cui sono proprio quei sintomi che creano tanto disagio ad avere la funzione protettiva del benessere di una persona.
Il “sintomo” diventa, perciò, un prezioso alleato, un campanello d’allarme che fa capire che qualcosa non funziona più come prima.
Di conseguenza ritengo che non ci sia un percorso psicologico o psicoterapico che si possa far “indossare” ad un paziente, ma che per ogni singolo paziente sia necessario trovare il “vestito giusto”.
Per questo utilizzo le prime sedute (generalmente tre) per individuare, insieme al paziente, quelle che sono le sue necessità e le sue reali richieste.
In base a questi colloqui iniziali si potrà poi decidere e concordare il lavoro da svolgere insieme.
I percorsi possono essere di sostegno psicologico, orientamento, o psicoterapia.

Le specifiche aree di intervento a cui mi dedico sono:

Adulti

Età evolutiva

Genitorialità