La psicoterapia online

In psicoterapia, specialmente in psicoterapia psicoanalitica, il setting è da sempre considerato un elemento fondamentale, capace di contribuire significativamente al processo di cambiamento del paziente. Detto questo, pensare ad una psicoterapia via internet può sembrare un approccio che svuota di senso la terapia stessa. Sicuramente qualche anno fa una cosa del genere sarebbe stata impensabile, ma qualche anno fa non avevamo la disponibilità dei mezzi comunicativi che abbiamo oggi. Questo potrebbe far pensare ad una terapia di serie A, quella in studio, e di serie B, quella online.
In realtà le cose non stanno proprio così. Pur essendo innegabile il valore dell’incontrarsi nella stessa stanza e del poter condividere luci, suoni e odori si può dire che questi elementi non sono condizione necessaria perché si possa parlare di setting. Setting è in primo luogo la ritualità dell’incontrarsi, l’orario e il giorno in cui ci si dà appuntamento, le “regole” che si sono stabilite all’inizio di una terapia. Tutti aspetti che, anche in una terapia “a distanza”, vengono mantenuti ben saldi.

Internet può rivelarsi una grande risorsa in molti casi. Nel mio lavoro può essere un’opportunità per tutte quelle persone che, prima del suo avvento e prima dell’affinamento dei vari mezzi e piattaforme comunicative, non sarebbero stati raggiungibili, non avrebbero avuto la possibilità di accedere ad una terapia o ad un sostegno psicologico a causa delle distanze chilometriche o all’impossibilità di spostarsi.

Ho avuto modo di sperimentare questa opportunità in situazioni diverse. In generale si può dire che sono due i casi che potrebbero rendere necessario l’utilizzo di internet per il lavoro di uno psicoterapeuta o di uno psicologo:

  • per proseguire una terapia già iniziata
  • per iniziare una terapia ex-novo

La psicoterapia online per proseguire una terapia già iniziata

In questo caso le motivazioni di tale scelta possono essere molteplici.

Ci possono essere pazienti che hanno un lavoro che non gli consente di venire in studio in maniera regolare a causa di spostamenti e viaggi. Continuità e ciclicità sono aspetti fondamentali per la riuscita di un percorso terapeutico, per questo è così importante poter fare delle sedute in videochiamata alternate alle sedute in studio ogni volta che è possibile. In questi casi propongo l’utilizzo della terapia online, inserendola fin da subito nella prospettiva del percorso terapeutico.

Ci sono altri casi in cui la psicoterapia online non era stata prevista all’inizio del percorso, ma per i quali può rivelarsi un utile strumento, non solo ai fini di continuità e ciclicità ma proprio per evitare un’interruzione del lavoro totale o parziale.

Ad esempio ho avuto occasione di lavorare con pazienti che, per motivi di studio, hanno cambiato città o sono tornati alla loro città di origine dopo aver conseguito la laurea ed il fatto di avere a disposizione questo strumento ci ha dato la possibilità di continuare il percorso iniziato.

Ci sono, poi, delle situazioni intermedie in cui può essere utile passare alla terapia online per evitare di dover interrompere la psicoterapia per un periodo che, se pur limitato nel tempo, rischierebbe di essere troppo lungo. Penso ad esempio a situazioni in cui un paziente si debba trasferire per un periodo di tempo limitato o non possa venire in studio per motivi di salute.

Questa scelta si è rivelata utile anche nel momento in cui, a causa della quarantena imposta per contrastare il diffondersi del Covid-19, ho dovuto interrompere le sedute in studio. Molti pazienti hanno acconsentito a continuare il loro percorso in un setting in parte diverso ma comunque ben saldo. Alcuni di loro si erano comprensibilmente mostrati scettici all’idea di continuare la terapia a distanza. Insieme abbiamo scoperto che, invece, dopo i primi momenti di spaesamento per il nuovo modo di vederci, era possibile continuare a produrre pensieri e collegamenti capaci di contribuire significativamente al proprio cambiamento interiore.

Terapia online fin dal primo colloquio

Per quanto riguarda il secondo caso, ovvero i colloqui che iniziano fin da subito con la terapia online generalmente ci possono essere due tipi di richieste:

  1. Persone che stanno affrontando un periodo d’emergenza e non hanno modo di venire in studio. Si tratta di situazioni in cui c’è l’urgenza di parlare e confrontarsi con qualcuno ma la difficoltà a spostarsi. Penso ad esempio ad una persona che stia affrontando una malattia o che stia accudendo una persona malata, oppure a neo-mamme che hanno partorito da poco e non hanno modo di organizzare gli spostamenti con un neonato o non hanno la possibilità di lasciarlo. In questi casi i colloqui hanno una finalità di sostegno psicologico per poter rispondere in tempi rapidi ad un bisogno contingente. In seguito a questi primi colloqui si potrà decidere, se e quando la situazione di vita lo consentirà, di iniziare a vedersi in studio e cominciare un percorso di psicoterapia.
  2. Persone che decidono di iniziare una terapia ma si trovano all’estero e non possono trovare sul posto un terapeuta che parli l’italiano. Nel momento in cui si decide di affrontare una psicoterapia bisogna tener presente l’importanza di esprimersi nella propria lingua-madre che è anche la lingua delle emozioni più immediate, indipendentemente dalla conoscenza più o meno approfondita della lingua del Paese in cui si vive. Ovviamente in questi casi il percorso di psicoterapia avviene tutto attraverso contatti online.